massipage chitarre new 2017

Fender Stratocaster '63
Masterbuilt by Todd Krause
Black over sunburst

Comincerò come sempre dal profilo del masterbuilder, mi sembra doveroso presentare l artefice dell opera, che oltretutto ha nella sua lista degli ordini anche la mia signature da ben 3 anni. Lo chiamano "il builder delle star"per il mostruoso elenco degli artisti che ha servito nel corso degli anni, Jeff Beck , Eric Clapton (di cui è l attuale builder), Stu hamm, Roscoe Beck,Mike Jagger, Keith Richard, Bob DYlan, Roger Waters, Gene Simmons, Billy Gibbons e questi sono solo alcuni(allego la foto del suo cassetto degli ordini perchè è veramente una sciccheria).
Krause ha definito l essere uno dei "Senior Master Builder" del custom shop Fender "un incredibile onore e una tremenda responsabilità".
E' l uomo fender che quando hanno riprodotto la Blackie, ha smontato l originale entrata nella leggenda, per carpirne segreti e materiali, e che è volato in Gran Bretagna a casa di gillmoure per analizzare la "black strat", di cui ha fatto personalmente il prototito in versione masterbuilt. Mi sembra di capire che il nero è un ricorrente colore nel suo destino, vediamo allora questo nostro stupendo esemplare in custom order, una '63" black over sunburst":
negli anni '60 i gusti dei clienti erano sempre più "variopinti" e personalizzati, e di conseguenza le richieste del mercato, che indirizzarono l azienda di Fullerton verso nuove finiture, che c' erano sempre state su richiesta, ma che non avevano mai visto un listino ufficiale con tanto di sovrapprezzi. Una volta introdotta la tabella dei custom colors (le vernici utilizzate erano della linea alla nitrocellulosa della Dupont realizzate per il mercato automobilistico, tantè che anche i nomi delle vernici rimanevano invariati per le chitarre come per le auto) le richieste si intensificarono e le differenti finiture cominciarono a vedersi in giro. Siamo oramai alla fine dei '50 ( per essere precisi all inizio del 1959) e l ultimo modello con manico in un pezzo unico d' acero stava per tramontare dietro all avvento dei nuovi manici con tastiera in  palissandro "slab board",  quando in fabbrica per esaudire alcune richieste di clienti che volevano tinte diverse dalla standard, si limitavano a riverniciare i modelli già presenti in laboratorio coprendo il sunburst col colore richiesto, non immaginando che la sottile e fragile nitrocellulosa consumandosi avrebbe fatto apparire quello che c'era sotto, ovvero il sunburst, queste chitarre ricercate dai collezionisti per la loro particolarità sono state in questo modello riproposte, l effetto ricopiato a regola d arte, la reliccatura talmente verosimile che il manico sembra affumicato in un night club per decenni e la vernice consumata dalle nostre carezze a suon di rock e blues.
L' anno di riferimento ha come particolari costruttivi l'inizio della realizzazione delle tastiere "curved boards" al posto delle "SLAB", praticamente veniva fatto il raggio di curvatura sull' acero del manico e poi veniva incollato il listello di palissandro che seguiva appunto quest ultima, mentre nelle slab venivano incollate le 2 superfici piane (vedi illustrazioni nella telecaster '60). Altro cambiamento fu il segnatasto al dodicesimo tasto con interasse più stretto. La tastiera ha raggio 9,5" e i tastini sono i 6105 medium jumbo, rifiniti a specchio in maniera da manuale. I pick up sono gli hand wired di Abigail Ybarra naturalmente firmati e datati per intero uno ad uno, controllati da un selettore a 5 vie. La reliccatura è qualcosa di indescrivibile a parole, e difficile da catturare in una fotografia, il crack finish ottimale assieme a tutte le maniacali cure di queste masterbuilt, fanno sembrare lo strumento una vera chitarra che ha suonato nei locali per 50 anni, altro che quelle chitarre smaccazzate, qui ogni particolare è stato preso in cosiderazione, penso che se messa in mezza alle vintage sia difficile ritrovarla. Il suono è all altezza dell estetica, un suono che sembra già maturo, un suono "fender" come ci si aspetta da una simile "creatura".