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Stratocaster "Massi signature"


Stratocaster Massi Signature

I sogni vengono da lontano e si aspettano per molto tempo, in questo caso per 4 lunghi anni, tanto è lunga la lista di attesa del MasterBuilder Todd Krause. Quando ho ordinato questa chitarra mi sono detto che anche se le repliche sono le mie chitarre preferite, avrei dovuto farla fare con specifiche particolari altrimenti non avrebbe avuto senso, una signature deve essere tale e perciò avere caratteristiche uniche. La partenza è stata la scelta del manico'69,  la palettona ha un feeling unico, ma il profilo visto le mie piccole mani doveva essere più sottile, e così il "C" '60 era per me una scelta quasi obbligata. Le figurazioni mi piacciono ma non volevo sacrificare la stabilità e così ho chiesto un manico Byrd'eye che a differenza del flamed è sempre in Hard rock maple, e per lo più tagliato di quarto, senza nessun compromesso quindi da sacrificare all estetica. La ciliegina è stata l idea di aggiungere il bullet truss rod così da regolare il manico senza smontarlo e più facilmente, e per la cui realizzazione sarebbe dovuto esserci lo scasso nel retro riempito di noce come nelle maple neck anche se la tastiera sarebbe stata in palissandro madagascar scuro con tasti 6105 e raggio 9,5". Le meccaniche Scheller autoboccanti a sto punto erano d obbligo visto che avevo unito stabilità e praticità in un mix di tradizione e confort. Il body è in swamp ash leggero(frassino di palude) verniciato alla nitro "thin skin" colore vintage blonde. Nella placca di giunzione del body il mio nome era per me il coronamento di un piccolo sogno, una piccola vanità da concedermi sopra il logo dello shop. I pick up texas special sono avvolti a mano dalle 2 regine dello shop, uno da Abigail "Abby" Ybarra e gli altri 2 da Josephina Campos, sua degna erede, collegati da un wiring che adesso usano anche loro in alcuni modelli, ma quando la ordinai nell agosto 2010 non si era mai visto, anzi, mi dissero che di solito il blend si faceva col push pull o con lo switch e che avrebbero fatto il possibile per accontentarmi. E' saltato fuori il wiring che ora adotta anche la master design di John Cruz, con il volume al primo pot, un tono unico per tutti i pick up nel secondo pot, e il terzo pot che chiudendolo unisce in modo crescente il pick up opposto a quello che e' selezionato dallo switch (se siete in prima posizione con pick up al ponte selezionato, chiudendo il terzo pot aggiungete in maniera crescente il pick up al manico e viceversa, naturalmente ne deriva che nelle posizioni intermedie tutti i pick up sono attivi con uno di essi dosabile, per cui le sfumature diventano infinite). Non voglio dire che lo avrei dovuto brevettare e che l ho inventato io, ma fatto sta che prima non si era mai visto e che poi è diventato un wiring da master design. Unica indecisione che ancora non ho appianato è il batiplettro, il mint green che è montato è stupendo ma un bel tartarugato 4 strati ci starebbe un bel pò bene, e non è detto che un giorno o l altro non lo cambio.

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